L’antica Ambra Baltica: caratteristiche e proprietà tra il Mito e la Scienza.

Preziosa e affascinante, l'Ambra è da sempre uno dei fossili che più ha attirato l'attenzione e suscitato le curiosità dell’uomo. L’aurea di mistero che da sempre avvolge la pietra, infatti, attrae ed affascina, seduce ed appassiona, spingendo l’uomo ad una ricerca continua delle sue proprietà benefiche.

Anche la sua origine è imperniata su un evento del tutto unico ed esclusivo.

L’Ambra Baltica è una resina fossile naturale prodotta dalle conifere che nascevano sulla terra 50 milioni di anni fa. La resina fuoriuscita in abbondanza dalle enormi conifere si solidificò divenendo più dura, fino a pietrificarsi dando così origine all’ambra. Successivamente, il ghiacciaio che si formò sul territorio della odierna Scandinavia schiacciò, lavò e spostò i sedimenti accumulatisi negli anni. Fu così che i giacimenti primordiali del prezioso minerale sono stati in parte trascinati in posti diversi. Attualmente i giacimenti più significativi si trovano lungo le rive del Mare Baltico. Il caratteristico processo di formazione dell’Ambra porta con sé pezzi del passato, racchiusi al proprio interno (c.d. inclusioni di natura organica ed inorganica) che, cristallizzati nel tempo e nello spazio, giungono intatti sino ai giorni nostri.

Questa l’origine scientifica dell’Ambra Baltica. Ma come detto, il prezioso minerale viaggia costantemente su due binari paralleli: scienza e mito, razionalità e legenda.

Tantissime sono, infatti, le legende che narrano della nascita dell’Ambra.

La più suggestiva è sicuramente quella lituana che narra della Dea delle Sirene che viveva in un bellissimo castello fatto di ambra nelle profondità del Mar Baltico. Un giorno, un giovane pescatore di nome Kastytis giunse a turbare la pace del castello, gettando pericolosamente le reti in prossimità del regno. Quindi la Dea inviò le sirene sue serve ad ammonire il giovane pescatore. Imperterrito il pescatore continuò nella sua abbondante pesca. La Dea decise, allora, di recarsi personalmente, ma si innamorò perdutamente del ragazzo. Quando il Dio del Tuono apprese dell’unione tra la Dea e il mortale, ne divenne furioso. Scatenò, così, un violento temporale distruggendo in mille pezzi il castello di Ambra con un fulmine. Secondo la leggenda, l’Ambra Baltica nasce dai pezzi del castello, che vengono a galla sulle spiagge del Mar Baltico.

L’Ambra Baltica, sin dall’antichità, è considerata uno dei più preziosi rimedi offertici da Madre Natura. Il riconoscimento delle sue proprietà benefiche rinviene da molto lontano, e precisamente sin dal medioevo per protrarsi fino ai giorni nostri in cui l’utilizzo nella medicina allopatica del minerale è largamente apprezzato. Oggi, infatti, una parte dei miti e delle credenze della antichità riferite all’ambra è stata scientificamente accertata, riconoscendo le molteplici ed importanti proprietà terapeutiche rinvenienti dal minerale.

Un variegato mix di proprietà (analgesiche, antinfiammatorie, antibatteriche, energizzanti, stimolanti e calmanti), una commistione di benefici diretti sulla psiche e sullo spirito, l’Ambra Baltica contribuisce anche al corretto funzionamento di fegato e tiroide, aiuta l’apparato respiratorio a prevenire e combattere raffreddore e tosse. Utilizzata per lenire i disagi e i fastidi provocati nei bambini dalla dentizione, nonché per combattere dermatiti e i disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico quali artrosi e artrite, dolori reumatici, articolazioni infiammate e tendiniti. Ed ancora: l’ambra rappresenta un potente antiossidante, aiutando la pelle a mantenersi giovane ed elastica e protegge dai campi elettromagnetici, stimolando il sistema nervoso e aiutando a contrastare lo stress e la depressione, aumentando la capacità decisionale e l’ottimismo. Dalla psiche al fisico, dagli umani agli animali. Interessante è infatti anche l’utilizzo di collari di ambra come antiparassitario per combattere pulci e zecche su cani e gatti.

L’Ambra Baltica rappresenta, dunque, per l’uomo un valido strumento per finalità variegate ed eterogenee.

La linea Lungavita nasce con l’ambizioso intento di racchiudere al proprio interno una vasta gamma di prodotti a base di Ambra Baltica per gli usi più disparati ed essenziali per la vita di tutti i giorni.

 

AMBRA BALTICA: PILLOLE DI NOTIZIE E CURIOSITA'.

 

1) LE INCLUSIONI: UN MONDO INTRAPPOLATO NEL TEMPO E NELLO SPAZIO. 

Lo straordinario processo di formazione dell'ambra è alla base di un collaterale effetto che impreziosisce e rende uniche alcune pietre.

Infatti, quando le resine fuoriuscite degli alberi si solidificarono per effetto della evaporazione, alcuni resti organici ed inorganici rimasero intrappolate nel fossile, rimanendo cristallizzati nel tempo e nello spazio e giungendo, dopo secoli, intatte sino ad oggi. Foglie e insetti di vario tipo formano le c.d. inclusioni rendendo unica ed irripetibile la pietra. 

La maggior parte inclusioni comuni sono insetti (presenti per l'86,7% dei casi) e aracnidi (11,6%), mentre gli animali di altre classi rappresentano solo l' 1,7% e le piante lo 0,4% dei casi.

Trattasi di un fenomeno straordinario nel suo genere grazie al quale oggi possiamo conoscere e venire a contatto con il passato, riportando alla luce elementi che hanno viaggiato intatti nel tempo e nello spazio. Inutile specificare che le c.d. inclusioni apportano un vero e proprio valore aggiunto alle pietre in cui sono presenti, rendendole più preziose e più ricercate.

 

2) I COLORI DELL'AMBRA BALTICA: UN ARCOBALENO DI VARIETA'.

La consueta e più tipica colorazione dell'Ambra baltica è il giallo luminoso che rievoca la dolcezza del miele e la consistenza della resina naturale.

Tuttavia la pietra può assumere le più vaste e variegate gamme di colorazioni che contribuiscono a rendere unica e particolare la pietra. 

I colori della Ambra possono variare dal bianco, al giallo, al marrone, fino al rosso. Ed ancora: dal verdastro, al bluastro, sino al grigio e al nero.

L'Ambra, inoltre, può presentare sottili sfumature e plurime combinazioni di colori. Può essere assolutamente trasparente, totalmente opaca o estremamente brillante. 

La varietà dei colori, dell'aspetto e delle forme contribuisce a rendere la pietra ancor più attraente, affascinante ed unica, così da assecondare gusti estetistici più differenti e discoranti. 

Dunque, l'Ambra può essere di colore:

Trasparente;  (con una sfumature giallastre). Questo colore di ambra potrebbe essere chiamato "primario" in quanto le resine degli alberi appaiono proprio di tale colorazione. Circa il 10% dell'ambra si presenta di colore trasparente, solitamente solo in piccoli pezzi. Proprio per tale motivo, i grandi pezzi di ambra trasparente sono particolarmente rari e preziosi. L'ombra della trasparenza potrebbe cambiare dal giallo al rosso scuro, dipende dal grado di ossidazione dell'ambra. E' consueto, inoltre, trovare le inclusioni proprio nell'ambra lamellare trasparente. 

Rosso: la tonalità rossa è particolarmente rara (è possibile rinvenire solo lo 0,5% in natura). La tonalità di rosso può variare dall'arancione al nero scuro. Questo colore di ambra è principalmente ottenuto in maniera artificiale, attraverso un processo di ossidazione dell'ambra trasparente, ottenuto a seguito del riscaldamento della pietra. 

Giallo: questo è il colore più comune di ambra (circa il 70% rispetto al resto delle colorazioni). Solitamente l'ambra gialla appare torbida e non trasparente. L'Ambra gialla rappresenta la colorazione tipica del fossile.

Bianco: l' Ambra bianca è molto rara (rappresenta circa l'1-2% del totale dell'ambra presente in natura). Di solito questa ambra si distingue per la varietà sfumature presenti all'interno: giallo, nero, blu, verde, ambra trasparente. L' Ambra di questo colore è anche chiamata "reale". 

Blu: Questo è il colore più raro di ambra e sicuramente il più prezioso (solo lo 0,2% di tutte le pietre presenti in natura).

Verde: Colorazione altrettanto rara (circa il 2%rispetto agli altri colori). Il colore verde nella versione trasparente è molto rara ed interessante. 

Nero: Colore frequente di ambra (circa il 15%). Tale colorazione è molto interessante in quanto la maggior parte di ambra nera è formata dai resti di cortecce d'albero e resti vegetali.

 

3) LA RACCOLTA DELL'AMBRA BALTICA: DAL SUOLO AL MARE E DALL'ACQUA ALLA TERRA.

Come detto, l'Ambra è una resina fossile naturale nata dagli alberi e dunque frutto della terra. Tuttavia, il ghiacciaio che si formò sul territorio della odierna Scandinavia spostò i sedimenti accumulatisi presso le rive del Mare Baltico. Dal suolo all'acqua, dunque.

Proprio per tali ragioni, fino al XIII secolo gli abitanti della costa baltica raccoglievano l'ambra dal mare, arrivando ad escogitare tecniche per ottenere l'ambra direttamente dai fondali del mare con l'utilizzo di reti. Il lavoro di raccolta si svolgeva, il più delle volte, durante le ore notturne, illuminando la riva con un barile di catrame messo su una collina o su un albero. Col tempo, vennero utilizzate grandi reti da pesca e  speciali ganci utilizzati appositamente per questo scopo. 

Più gravi scavi di ambra iniziarono nel 1854. Stantien e Becker, due uomini d'affari ebrei provenienti dalla regione dei Curi Bay, fondarono una società che divenne ben presto un punto di riferimento per gli scavi di ambra, e nel 1857 si diede avvio allo scavo meccanizzato di ambra - con l'utilizzo di draghe a vapore. A partire da questo momento 

E' in questo momento storico che accrebbe notevolmente l'interesse per la pietra. L'attività industriale, allora, conobbe un periodo di grande implementazione, arrivando a scavare  dalle 30 alle 50 tonnellate di ambra per anno. Dopo qualche tempo, i proprietari della società si interessarono ad un'altra miniera in Palvininkai (ora Yantarny, Kaliningrad Provincia) e costruirono una fabbrica di "ambra-processing". Non deve sorprendere che questi due mercanti divennero inpoco tempo gli industriali più ricchi in Prussia orientale, considerato che il deposito di Palvininkai contiene il 90% dell'ambra presente a livello mondiale. Anche oggi continuano ad essere scavate circa 500-700 tonnellate di questo minerale all'anno mediante l'utilizzo di attrezzature minerarie moderne. 

I pescatori della Penisola Bay utilizzavano per raschiare l'ambra dal fondo del mare il cosiddetto "keselė", una rete trascinata da due barche. La rete aveva ganci speciali che rimuovevano dal fondo marino e sollevavo nelle reti i pezzi di ambra. Questo metodo di produzione di ambra è stato utilizzato solo in Curi istmo e non era conosciuto altrove. Alla fine del IX secolo i ricchi mercanti abbandonarono il deposito dei Curi Bay e il suo sfruttamento è stato ripreso solo di recente. 

Anche se nel corso della storia sono stati sperimentati molti metodi di produzione ambra, la raccolta di pezzi di ambra dalla riva rimane certamente quello più popolare e duraturo.

Dal suolo al mare, dall'acqua, di nuovo sulla terra. E' questo il ciclo continuo a cui l'Ambra Baltica ha fatto nei secoli.   

 

4) L'UTILIZZO DELL'AMBRA BALTICA. LE ORIGINI: DALLE CREDENZE POPOLARI SINO ALL'UTILIZZO IN CAMPO ARTISTICO.

Nessuno può dire da quando esattamente l'Uomo abbia iniziato ad utilizzare l'ambra nella produzione di ornamenti ed amuleti, nè da quando le credenze popolari abbiano iniziato a conferire al minerale  poteri magici ed effetti misteriosi. Ciò che è noto - e documentato -  è certamente l'utilizzo dell'ambra per la produzione di coltelli di selce, frese, utensili per affilare. Il più antico articolo di ambra risale alla fine dell'età della pietra. Si tratta di un piatto di colore ambrato ritrovato in un campo di cacciatori di renne, vicino ad Amburgo. 

Nelle terre del Baltico durante la fase del neolitico e nell'età del Bronzo l'ambra grezza veniva lavorata in tre grandi centri: la Prussia, la Lituania e in alcuni villaggi delle Lettonia.

Nel Medioevo, invece, l'Ambra veniva lavorata per produrre rosari e piccole croci. L'uso di ambra per fare opere d'arte, invece, è diventato particolarmente popolare a partire dal XVII e XVIII secolo. In questo periodo gli artigiani impararono l'arte di tagliare e lucidare le forme di ambra su un particolare tornio utilizzato a tal fine. Le opere più famose furono prodotte nel laboratorio di Dancig.

In Lituania la lavorazione dell'ambra da parte di artigiani specializzati ebbe inizio a partire dal IX e dal XIII secolo. In particolare, Palanga è stato uno dei più importanti centri di elaborazione ambra antica. Prima della prima guerra mondiale, a Palanga venivano lavorati circa  20.000 kg di ambra grezza per anno, con l'impiego in questo settore di circa 300-500 

C'è stato un tempo in cui gli artigiani usavano l'ambra esclusivamente come materia prima. Dopo la seconda guerra mondiale, invece, il progettista Feliksas Daukantas diede avvio ad una nuova tendenza nella lavorazione dell'ambra., incoraggiando gli artisti a mostrare la bellezza naturale dell'ambra. 

 

5) AMBRA BALTICA: REALE O NO?

Nella metà del XIX secolo, gli scienziati scoprirono il modo di sintetizzare le sostanze preziose naturali. Fu questo il momento in cui presero piede le prime attività di falsificazione dell'ambra baltica. Oggigiorno la falsificazione di ambra (specialmente delle false inclusioni) è molto diffusa. Chi non conosce a fondo le caratteristiche dell'ambra autentica potrebbe essere vittima di raggiro ed acquistare a caro prezzo falsi minerali.

Di seguito andremo ad osservare i casi di falsificazione di ambra più diffusi e le tecniche per riconoscerli.

Occorre partire da una premessa. Tutte le falsificazioni di ambra baltica sono caratterizzati dall'utilizzo di pietre che, seppure simili al prezioso minerale, non condividono con quest'ultimo le caratteristiche essenziali che contribuiscono a renderlo autentico. I materiali più utilizzati nelle falsificazioni dell'ambra baltica sono:

IL COPALE:

Il Copale è spesso venduto al posto dell'ambra del Baltica, ma in realtà questo minerale è di gran lunga più giovane rispetto alla preziosa pietra, trattandosi di una resina fossile creatasi circa un milione di anni fa. Anche il Copale, come l'Ambra, può avere al proprio interno inclusioni naturali, anche se spesso può accadere che anche le inclusioni presenti siano oggetto di falsificazioni artatamente inseriti.  Il Copale fonde a temperatura piuttosto bassa (inferiore ai 150 C), e tende a sciogliersi anziché piuttosto che bruciare, diffonde l'odore "dolce" delle resine che brucia. Tali caratteristiche rappresentano certamente un valido espediente per distinguere il Copale dall'Ambra.

VETRO:

E' molto semplice distinguere l'ambra dal semplice vetro: l'ambra si presenta certamente più solida del vetro, non potendo essere scalfita o graffiata dal metallo. 

RESINE FENOLICHE:

Frequentemente, questo materiale si trova in perle di ambra artificiali. Tali perle d'ambra hanno una forma precisa e particolarmente delineata (ovale, sfaccettata). Il colore delle resine fenoliche è molto simile a quello dell'ambra autentica  (rosso scuro, nuvoloso gialla, limpida). Ma,  previo riscaldamento, è possibile distinguere nettamente tali resine (che non hanno natura fossile) dall'ambra. Questo in quanto dal riscaldamento di tali pietre non viene diffuso alcun odore, nè tantomeno l'odore delle resine dei pini che è caratteristico proprio dell'ambra baltica.

CELLULOIDE:

La celluloide (o nitrato di cellulosa) solitamente è di colore giallo e opaco. Dal punto di vista meramente visivo può essere difficile distinguerla da ambra, tuttavia la celluloide è più solida e meno combustibile. Vieppiù che, previo riscaldamento, diffonde esclusivamente l'odore di plastica bruciata. 

CASEINA

Plastica formata dalla principale proteina alla base del latte. Le perle  di caseina hanno un aspetto "nuvoloso" di colore giallo. E 'un po' più pesante dell'ambra e, previo riscaldamento, diffonde l'odore di plastica bruciata. 

PLASTICA MODERNA

La falsificazione dell'ambra, oggigiorno, viene realizzata anche mediante delle più moderne tipologie di plastica come il poliestere o il polistirene. Dal punto di vista esclusivamente visivo  questo sostituto può essere difficilmente distinguibile perché con esso possono essere rievocati proprio gli autentici colori e la limpidezza dell'ambra. Come nel Copale, inoltre, le inclusioni falsificate, solitamente appaiono più grandi (più di 10 mm) rispetto a quelle autentiche presenti nell'ambra, inserite appositamente proprio nel centro di plastica. Altra tecnica per distinguere la plastica dal riscaldamento rimane, comunque sia il riscaldamento e l'odore di plastica bruciata che si diffonde. 

Riepilogati i materiali spesso utilizzati per le opere di falsificazione, di seguito si riepilogano i più comuni Test per verificare l'autenticità dell'ambra baltica. 

PROVE DI "ODORE"

Non c'è dubbio che il test  dell'odore sia quello più efficace per verificare la autenticità dell'ambra in quanto l'ambra naturale ha un odore specifico, difficilmente ottenibile a seguito di  falsificazioni. Dopo il riscaldamento, infatti, la vera ambra baltica diffonde la caratteristica fragranza delicata di resine di pino. Al contrario, tutte le falsificazioni, anche quelle realizzate ad arte, diffondono profumazioni il profumo più "dolci" o più simili all'odore di plastica bruciata.

PROVE DI "STROFINAMENTO"

La tecnica migliore consiste nello strofinare nel palmo della mano la pietra. Infatti, è possibile riscaldare l'ambra vera sfregando il minerale nel palmo della amano finché non si diffonde l'odore di resine dei pini. Perché tale tecnica funzioni, tuttavia, c'è bisogno di una pressione nello strofinamento molto forte, in quanto è piuttosto difficile che funzioni soprattutto quando l'ambra sia stata sottoposta ad attività di lucidazione.

IL TEST DELL'AGO CALDO

Il test dell'ago caldo è certamente uno dei test più diffusi ed efficaci. La prova consiste nell'infilzare un ago riscaldato nella pietra. Se si sente odore di determinate resine vuol dire che l'ambra è autentica. Attenzione però perché l'Ambra naturale è molto fragile, quindi a seguito del test dell'ago caldo potrebbero crearsi alcune crepe.

IL TEST DELL'AROMA SPECIFICO 

Il peso specifico dell'ambra equivale a circa 1,04-1,1, ed è un po' inferiore rispetto al peso specifico dell'acqua salata (1,15). Pertanto, la pietra galleggia in acqua, mentre altri materiali in acqua affondano. 

Possiamo testare l'autenticità dell'ambra versando 7-8 cucchiai colmi di sale in 300 ml di acqua. Dopo aver mescolato, il sale si dissolverà. E' possibile effettuare il test dell'aroma specifico in tale soluzione. Se la pietra galleggia si tratta senza dubbio di ambra autentica.

IL TEST DELL'IR-SPETTROSCOPIA  

L'IR-spettroscopia è il metodo scientifico più efficace per identificare resine fossili. Si tratta di un test più tecnico dal quale verificare l'esistenza del segmento spettro IR chiamato "spalla ambra baltica".

ULTIMI CONSIGLI 

Gli accorgimenti sopra riepilogati potrebbero non scongiurare il rischio di incappare comunque sia in acquisti fraudolenti del prezioso minerale. Per questo motivo la prima accortezza utile da utilizzare è quella di acquistare l'ambra baltica esclusivamente da rivenditori affidabili, richiedendo al momento dell'acquisto il rilascio di un certificato che ne attesti la autenticità. 

 

6) BREVI PILLOLE TECNICHE

- L'ambra baltica è una resina conifera che ha perso la maggior parte dei suoi componenti volatili durante la fase di fossilizzazione.

- L'ambra può essere rinvenuta in natura sia sotto forma di in composti microscopici (vere e proprie briciole di circa 1-2mm ) sia in composti di barre lunghe di circa un metro e per il peso anche di 10 kg. E' chiaro che i pezzi di ambra più grandi siano anche quelli più preziosi, arri e costosi. Il pezzo di ambra più grande rinvenuto sino ad oggi  misura 47 centimetri per un peso di  9.817kg. Tale esemplare è custodito nel Museo di Scienze Naturali di Berlino.

- La durezza dell'ambra viene misurata in modo scientifico secondo la scala Moss a 2-2,5; a volte aumenta fino a 3. Si tenga conto che la durezza del diamante, secondo la stessa scala, arriva a misurare - 10.

- La  densità dell'ambra è di circa 890-1098 kg / m3.

- Il peso specifico dell'ambra è basso  (1,05-2) e galleggia in acqua salata. 

- Il punto di fusione dell'ambra è di circa 375C 

- Nella fase di combustione dell'ambra l'aria brucia sprigionando una luminosa fiamma forte e diffondendo un fumo intenso e un piacevole profumo di resina di alberi.

- Non è possibile sciogliere completamente l'Ambra pur con l'utilizzo di qualsiasi solvente. Difatti, solo il  20-25% può essere sciolto con l’uso di alcool metilico; in etere 18-23%; circa il 23% in acetone; circa 205 in cloroformio; 21% in benzene, etc. 

- La struttura dell'ambra organica non è monolitica ma è fatta di carbonio, ossigeno ed idrogeno. Spesso contiene il 79% di C, il 10,5% di O e il 10,5% di H. Secondo O.Helm l'ambra è composta dal 3% all'8% di acido succino.

 

7) L'AMBRA BALTICA NELLA MEDICINA DEL PASSATO. DALLE CREDENZE POPOLARI ALL'ACCERTAMENTO SCIENTIFICO DELLE PROPRIETA' TERAPEUTICHE.

Già Ippocrate (460-377 aC), padre della medicina, nelle sue opere descrive le proprietà ed i metodi di applicazione dell'ambra, giungendo ad utilizzare il prezioso minerale come base per la preparazione di diversi medicinali.

Nel Medioevo le perle di ambra venivano indossate per il trattamento dell'ittero. Si credeva che la forza magica di questa pietra gialla potesse assorbire il giallo malsano della pelle e la debolezza dell'organismo. Termini come "Oleum succini" (olio di ambra), "Balsamum succini" (balsamo di ambra), "Extractum succini" (estratto di ambra) sono stati spesso utilizzati nelle ricette degli alchimisti di quei tempi.

Nell'antica Roma l'Ambra veniva utilizzata come medicinale sfruttando le proprietà curative del prezioso minerale contro diverse malattie. Calistratus, famoso medico di quei tempi, ha scritto che l'ambra protegge dalla follia e che la polvere dell'ambra mescolata con il miele cura i mal di gola, orecchie e le malattie degli occhi, mentre acqua miscelata con polvere di ambra guarisce le malattie dello stomaco.

Plinio il Giovane scriveva invece che le contadine romane indossavano medaglioni di ambra non solo come ornamenti, ma anche come rimedio per il "gonfiore delle ghiandole e mal di gola e il palato."

Secondo una credenza popolare molto sentita nei paesi orientali il fumo di ambra rafforza lo spirito umano ed infonde coraggio. In Cina lo "sciroppo di ambra" (miscela di acido succino ed oppio) veniva usato come tranquillante ed antispasmodico.

Il duca prussiano Albrecht, sulla scorta di una ricetta di età romana, inviò un pezzo di ambra a Lutero come rimedio contro tutte le malattie.

L'ambra veniva utilizzata dai prussiani anche nella fabbricazione di incenso. Infatti, in passato, le tribù lituane impiegavano l'incenso per scacciare gli spiriti maligni dai morti ed aiutare il viaggio dell'anima nell'altro mondo. I bambini appena nati venivano sottoposti alla "fumigazione" in modo che potessero crescere più velocemente,  così come anche gli sposi per poter vivere felici e i combattenti in guerra per auspicare un ritorno da vincitori.

Sino a poco prima della prima guerra mondiale, l'ambra veniva ancora utilizzato per il trattamento di varie malattie e non solo. Ad esempio, un composto di tintura fatto di pezzi di ambra e vodka veniva somministrato agli uomini per aumentare la loro potenza e desiderio sessuale. Durante la seconda guerra mondiale, in particolare in Germania, perle d'ambra venivano date ai bambini per rendere la dentizione meno dolorosa e fortificare i denti.

Ancora oggi in Lituania molte donne acquistano grani di ambra curativa fatte da pezzi di ambra non lucidati da indossare intorno al collo. Le microsfere di ambra raccolgono una carica elettrostatica al tocco e la superficie ossidata contiene la più alta quantità di acido succinico. L'ambra così utilizzata è un ottimo biostimolante che ha un effetto positivo sul sistema nervoso, il cuore, i reni e stimola i processi di recupero psico-somatici.